"La ricerca scientifica ha moltiplicato le possibilità di prevenzione e cura, ha scoperto terapie per il trattamento delle più varie patologie - ha detto il Papa - Ma perché si possa parlare di salute piena è necessario non perdere di vista che la persona umana, creata a immagine e somiglianza di Dio, è unità di corpo e spirito. Questi due elementi si possono distinguere ma non separare, perché la persona è una. Dunque anche la malattia, l’esperienza del dolore e della sofferenza, non riguardano solo la dimensione corporea, ma l’uomo nella sua totalità. Da qui l’esigenza di una cura integrale, che consideri la persona nel suo insieme e unisca alla cura medica anche il sostegno umano, psicologico e sociale, l’accompagnamento spirituale ed il sostegno ai familiari del malato".
Nel citare le parole di Giovanni Paolo II nel Motu Proprio "Dolentium hominum", (1985), Papa Francesco ha ribadito: "È indispensabile che gli operatori sanitari 'siano guidati da una visione integralmente umana della malattia e sappiano attuare un approccio compiutamente umano al malato che soffre'. La condivisione fraterna con i malati ci apre alla vera bellezza della vita umana" - ha concluso il Pontefice sottolineando che: "Solo Cristo dà senso allo scandalo del dolore innocente".
Città del Vaticano, 12 aprile 2014 (VIS). Santo Padre ai Partecipanti al Congresso della Società italiana di Chirurgia Oncologica promosso dall'Università La Sapienza di Roma e dall'ospedale Sant'Andrea.
Nel citare le parole di Giovanni Paolo II nel Motu Proprio "Dolentium hominum", (1985), Papa Francesco ha ribadito: "È indispensabile che gli operatori sanitari 'siano guidati da una visione integralmente umana della malattia e sappiano attuare un approccio compiutamente umano al malato che soffre'. La condivisione fraterna con i malati ci apre alla vera bellezza della vita umana" - ha concluso il Pontefice sottolineando che: "Solo Cristo dà senso allo scandalo del dolore innocente".
Città del Vaticano, 12 aprile 2014 (VIS). Santo Padre ai Partecipanti al Congresso della Società italiana di Chirurgia Oncologica promosso dall'Università La Sapienza di Roma e dall'ospedale Sant'Andrea.